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I raggi UV ed i suoi danni

 

Il sole

 

 

 

 

 

 

 

Il sole, come è noto, è fonte di benessere per l’organismo, ma anche causa di gravi patologie della pelle quando se ne abusa o non ci si protegge adeguatamente. Chi lavora all’aperto poi è esposto molto più degli altri ai rischi provocati dalle radiazioni ultraviolette. Il sole produce una triplice aggressione agli occhi: la prima dovuta ai raggi infrarossi, la seconda ai raggi UV e la terza dovuta al riverbero sia sulla neve che sulla sabbia o la superficie dell'acqua. I raggi UV sono particolarmente pericolosi in quanto non si percepiscono e non sono visibili a occhio nudo.
Sono divisi in tre bande:
  • UVC,    filtrati dalla fascia dell'ozono nell’atmosfera   (negli ultimi anni si sono formati i buchi);
  • UVB,      che passano in minima parte e possono dar luogo a problemi
    (sono presenti soprattutto nelle ore centrali della giornata);
  • UVA,      i responsabili dell’abbronzatura ma anche di invecchiamento precoce della pelle e danni agli occhi, qualora non ci si esponga al sole con le dovute cautele
    (sono costantemente presenti tutta la giornata e tutto l’anno).

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 


Poiché le nubi e la foschia non filtrano totalmente tutti i raggi solari è necessario proteggere sempre gli occhi con occhiali da sole e imparare a conoscere i disturbi più frequenti. L'occhio si protegge dalla luce con un gesto naturale: quando siamo abbagliati socchiudiamo le palpebre; purtroppo, però, questo movimento non basta. Quante volte la sera, dopo una giornata stesi al sole sulla sabbia, abbiamo gli occhi rossi, che bruciano e che, alcune volte, non riusciamo neanche ad aprire? Ebbene, si tratta di piccole ustioni dell'occhio, come quelle provocate sulla pelle. Queste ustioni sono bruciature spesso curabili e passeggere, ma se esponessimo sempre i nostri occhi al sole, queste piccole bruciature momentanee potrebbero conoscere un processo cumulativo e portare a problemi più seri.

 

 

 

 

 

 

 

UV index
I raggi UV non hanno ovunque uguale intensità, ma variano a seconda della latitudine, dell’ora del giorno, della stagione, delle condizioni meteorologiche. Per questo vengono misurati secondo una scala (UV INDEX) suddivisa in fasce, che suggerisce anche quali precauzioni adottare a seconda dell’intensità dell’UV.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Usare sempre gli occhiali da sole è un metodo sicuro e veloce per evitare danni

 


L'occhiale da sole non è esclusivamente un accessorio di moda,    ma un vero e proprio dispositivo di protezione individuale (D.P.I.) e come tale, la sua fabbricazione deve rispettare una serie di criteri fondamentali.   (Normativa Europea EN 1836/1997).
Quando l'occhiale da sole supera i test obbligatori di conformità alle normative comunitarie, è corredato dalla nota informativa e le 
 caratteristiche delle lenti sono adatte per filtrare le radiazioni UV, riceve la marcatura CE.

 
 

 
I danni dei raggi UV

Numerosi sono i medici oculisti nel mondo che studiano gli effetti dei raggi UV sugli occhi. La buona notizia è che esiste la possibilità di proteggersi da tutte queste malattie, devastanti, senza disturbare le normali funzioni visive ma semplicemente usando il tipo giusto di occhiale da sole facendo però attenzione alle qualità protettive delle lenti.

Attenzione ai bambini!
I bambini sono maggiormente soggetti agli effetti nocivi dei raggi UV. Nei bimbi il cristallino, cioè, la "lente" interna dell'occhio che ci permette di mettere a fuoco, è in formazione fino al 12° anno di età. Pertanto, gli occhi dei nostri bambini non solo hanno il contorno particolarmente delicato, ma possono subire scottature veloci e serie. E' altresì importante che i più piccoli non siano esposti alla luce diretta del sole e che, oltre ad indossare un buon paio di occhiali da sole, siano protetti anche da un cappellino con visiera.

L'occhio secco
I sintomi più comuni dovuti alla sindrome da occhio secco sono bruciore, sensazione di corpo estraneo nell'occhio, fotofobia, difficoltà nell'apertura della palpebra al risveglio e, nei casi più gravi, dolore e annebbiamento visivo. Il caldo e il sole possono provocare la secchezza oculare: i raggi infrarossi o il vento forte scaldando e talvolta bruciando le palpebre, fanno evaporare velocemente il film lacrimale, cioè il velo protettivo che riveste la cornea e rappresenta una protezione naturale dell'occhio. Talvolta, gli occhi lacrimano in continuazione ma il liquido lacrimale evapora velocemente lasciando la cornea esposta all'azione di agenti esterni.

La cheratite
Il dolore intenso agli occhi che si aprono con difficoltà e sembrano pieni di sabbia, sono il sintomo della cheratite, che colpisce soprattutto chi passa lunghe ore al sole sulla spiaggia senza proteggere adeguatamente gli occhi. L'esposizione fissa prolungata scalda e asciuga completamente l'occhio, creando importanti problemi alle cellule epiteliali. Nei casi più fastidiosi bisogna tenere gli occhi chiusi e bendati, per almeno due/tre giorni.

La congiuntivite
Gli occhi gonfi, arrossati, che bruciano e prudono sono la manifestazione della congiuntivite che può essere provocata anche da un forte colpo di vento. La congiuntivite guarisce solitamente nel giro di pochi giorni, va però curata subito, fin dai primi sintomi, prima che s'instauri un'infezione batterica molto più lunga e difficile da trattare.

La cataratta
Si sente parlare molto di cataratta: infatti, è la prima causa di cecità nel mondo. Il 
 cristallino  , la lente principale del sistema diottrico oculare può opacizzarsi prendendo il nome di "cataratta".   L'immagine sulla retina   è sfuocata. La si associa sempre all'avanzare dell'età, ma i fattori di accelerazione e di sviluppo della cataratta sono, senz'altro, l'esposizione al sole e ai raggi UV. L'esposizione al sole, oltre a provocare un invecchiamento del contorno degli occhi, può essere particolarmente nociva proprio in questa zona e facilitare l'apparizione di carcinoma. Il nostro viso è continuamente esposto alla luce, non solo l'estate, e l'epidermide intorno agli occhi è particolarmente fina e delicata.

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