Cos'è?
All'interno dell'occhio c'è una piccola lente, simile ad una
lenticchia che normalmente è trasparente e serve a focalizzare le
immagini sulla retina: questa lente può andare incontro ad
opacizzazione e così si ha la cataratta.
L'opacamento può avvenire in tempi brevi o lunghi a seconda
dei casi e comporta diminuzione della vista
e
altri disturbi. I fattori di rischio per lo sviluppo della
cataratta sono vari. Tra di essi, l'età è indubbiamente al primo
posto (dopo i cinquant'anni più uno invecchia più è facile che
abbia la cataratta); al secondo posto stanno le cause di origine
medica: diabete, ipocalcemia, galattosemia, malattie della
gravidanza con cataratta nel neonato.
Esistono poi anche pericoli provenienti dall'ambiente, che vengono
individuati nelle cosidette radiazioni elettromagnetiche (onde
radio, microonde, ecc.); fortemente indiziati sono anche i raggi
ultravioletti, soprattutto per quelle condizioni professionali o
geografiche in cui l'esposizione alla luce solare è elevata e
protratta.
E se interviene il cosiddetto effetto cumulativo", cioè se agli
effetti dell'ultravioletto si sommano quelli delle radiazioni
elettromagnetiche, quelli di tipo medico e quelli inerenti l'età,
la cataratta non può essere altro che sempre più frequente! Non
esistono terapie mediche valide; per ora solo un corretto
intervento chirurgico con la rimozione dell'opacità e l'impianto di
cristallino artificiale è in grado di far recuperare la vista al
paziente con cataratta.
Che sintomi dà la cataratta
?
Il disturbo più comune è l'annebbiamento della vista,
per lo più il calo visivo insorge in maniera lenta e progressiva.
Altri sintomi consistono in una diminuzione qualitativa della
funzione visiva, per esempio visione di aloni luminosi o colorati
intorno a sorgenti luminose, alterazioni nella percezione dei
colori, difficoltà nella visione notturna, fastidio alla luce,
visione sdoppiata , necessità di cambiare frequentemente gli
occhiali da vista.
Esistono vari tipi di
cataratta.
· alcune sono
congenite.
· altre compaiono in seguito a
traumi.
· altre si verificano dopo instillazione locale di
farmaci.
· la maggioranza però sono legate al naturale processo
di invecchiamento
dell'occhio.
Qual è il trattamento della
cataratta?
L’unico trattamento è di tipo chirurgico. Esistono
diversi tipi di interventi chirurgici, il più moderno, il più
adoperato, quello meno traumatico e che fornisce i migliori
risultati operatori e visivi è la facoemulsificazione. La
facoemulsificazione consiste nella rimozione della cataratta
mediante l'uso di
ultrasuoni.
Quando operare la
cataratta
?
Quando la diminuzione dell'acuità visiva
determina delle difficoltà nell'attività lavorativa e di relazione
del paziente.
Quanto dura l'intervento
chirurgico?
L’intervento dura circa 15- 30
minuti.
È necessario il ricovero
presso la Clinica
Oculistica?
Il ricovero non è necessario. L'intervento viene
eseguito in regime di DAY-HOSPITAL. Alcune ore dopo l'operazione il
paziente può tornare a
casa.
Che tipo di anestesia viene
utilizzata?
L’intervento viene eseguito in anestesia locale
(infiltrazione dell'anestetico tramite iniezione) o topica
(instillazione di collirio
anestetico).
Come avviene l'intervento
chirurgico?
La cataratta viene frantumata ed aspirata tramite una
sonda ad ultrasuoni introdotta nel bulbo oculare mediante una
piccola incisione di 3 millimetri. Attraverso questa incisione
viene inserita una lente intraoculare che consente di limitare al
minimo, se non annullare, l'uso degli occhiali per
lontano.
Successivamente può essere dato un punto di
sutura o nessun
punto.
Quali sono le
caratteristiche delle lenti
intraoculari?
Le lenti intraoculari sono in materiale acrilico e sono
disponibili poteri diottrici differenti, così da poter decidere
preoperatoriamente la refrazione desiderata; è pertanto possibile
correggere preesistenti vizi refrattivi quali miopia o
ipermetropia.
Quali sono le
complicanze?
L'intervento di cataratta è un intervento chirurgico e
come tale non è privo di complicanze (emorragia espulsiva, distacco
di coroide, distacco di retina, infezioni del bulbo oculare), anche
se
rare.
L'intervento di cataratta consente di riacquistare
quella quota di vista indebolita a causa dell'opacizzazione del
cristallino. Il recupero visivo sarà invece soltanto parziale
qualora si associno alla cataratta altre cause di deficit
visivo
Come bisogna
comportarsi nel periodo
post-operatorio?
Nelle prime ore dopo l'intervento, è
consigliabile rimanere in casa seduti in poltrona. Si può guardare
la televisioneo leggere. Al termine dell'intervento la vista è
annebbiata per alcune ore; inoltre a causa dell'abbagliamento
indotto dalla luce del microscopio operatorio alcuni pazienti
possono avvertire una visione rosa nelle prime 24-48 ore. La
guarigione della ferita chirurgica avviene rapidamente e ciò
consente al paziente di riprendere precocemente le sue abituali
attività fisiche; la rapida guarigione comporta anche un
altrettanto precoce recupero visivo. Il recupero della funzione
visiva si manifesta in maniera più evidente la mattina dopo
l'intervento; talora sono tuttavia necessari alcuni giorni perché
il recupero sia
completo.
Nel giro di due o tre giorni si potrà riprendere una
vita lavorativa non faticosa. Per due settimane è esclusa ogni
forma di attività
sportiva..
Che terapia è
consigliata nel periodo
post-operatorio?
Vengono prescritti colliri antibiotici,
cortisonici e anti-infiammatori non steroidei per circa 20-30
giorni.
Quanti controlli oculistici
sono
previsti?
Viene effettuata una visita oculistica preoperatoria e
una visita anestesiologica alcuni giorni prima dell'intervento
chirurgico. Successivamente all'operazione sono previsti due
controlli: uno il giorno dopo l'intervento, l'altro 7-10 giorni
dopo l'intervento. Le visite vengono svolte nell'ambulatorio di
DAY-HOSPITAL.
Sono inoltre consigliati un'ulteriore visita oculistica
uno e tre mesi dopo
l'operazione.
È necessario l'uso di
occhiali dopo l'intervento di
cataratta?
La lente intraoculare non consente l'accomodazione,
cioè quel processo fisiologico per cui il nostro occhio è in grado
di mettere a fuoco oggetti vicini e lontani. Il paziente può
scegliere di vedere a fuoco gli oggetti lontani senza l'ausilio di
occhiali (emmetropia), e quindi dopo l'intervento egli potrà
guidare e guardare la televisione senza lenti; sarà però necessario
un paio di occhiali per vicino. Oppure il paziente può scegliere di
vedere a fuoco gli oggetti vicini (miopia), gli occhiali saranno
invece necessari per
lontano.
Cos'è la cataratta
secondaria?
A distanza di mesi o anni dall'intervento una
ridotta percentuale di pazienti sviluppa una cataratta secondaria,
che è una progressiva opacizzazione della capsula del cristallino.
La cataratta secondaria causa una diminuzione dell'acuità
visiva.
Qual è la terapia
della cataratta
secondaria?
Il trattamento consiste in un'applicazione laser
(YAG), che crea una piccola apertura sulla capsula posteriore,
senza danneggiare la lente artificiale e/o i tessuti
intraoculari. |